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Il Cociv cerca di comprare gli espropriati a Voltaggio con l’aiuto del Sindaco

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

E’ notizia di ieri che nel Comune di Voltaggio, in alta Val Lemme, emissari del Cociv stiano passando casa per casa a parlare con gli espropriati.

Ad accompagnarli, cosa gravissima, un Assessore del Sindaco Lorenzo Repetto che dopo aver votato una delibera contro il Terzo Valico lamentandosi di non ricevere risposte da parte di Cociv per il problema amianto e per le falde acquifere, decide oggi di prestare il fianco a questa operazione squallida che ha per finalità quella di comprare con dei bei soldini gli espropriati e tentare così di ricondurli a più miti consigli.

Naturalmente le risposte tanto ricercate dal Sindaco Repetto non sono arrivate e conoscendo la retorica di cui è da sempre portatore non abbiamo dubbi che sosterrà di farlo per stare vicino ai suoi cittadini.

In realtà si tratta di collaborazionismo vero e proprio con chi vuole distruggere il territorio di cui in teoria dovrebbe farsi garante, svelando definitivamente da che parte il Sindaco e i suoi Assessori hanno deciso di schierarsi.

Si tratta ora di capire se questa operazione si ripeterà in tutti gli altri comuni interessati dagli espropri e se altri amministratori pubblici decideranno di prestare il fianco a simile operazione. Con la solita eccezione del Comune di Arquata, non ci sono grandi dubbi che saranno in molti ad adottare lo stesso comportamento non sia mai che oltre a una rotonda e ad un campo da pallone ci possa anche scappare un lavoretto per il figlio.

La distanza siderale fra la casta della politica e il sentire comune dei cittadini emerge in tutta la sua consistenza sulla questione del Terzo Valico.

Intanto ad Arquata, chi ha deciso da tempo di non fare il tirapiedi del Cociv e di rifiutare le opere compensative ha portato a casa il risutato di impedire una decina di espropri facendo rinunciare il Cociv ad allargare una strada. La dimostrazione che il lavoro congiunto seppur distinto dell’amministrazione comunale e del comitato arquatese che impedì con i presidi che quegli espropri venissero eseguiti sta dando i primi frutti.

Logicamente si tratta di un piccolo risultato che non scalfisce minimamente la ferma opposizione dei cittadini e dell’amministrazione comunale alla realizzazione del Tav – Terzo Valico.

A Luglio e ad Agosto provarono ad eseguire gli espropri con tutta l’arroganza di cui sono capaci e fallirono. Adesso con più intelligenza e mettendo mano al portafoglio tentano di comprare gli espropriati.

Siamo certi che falliranno nuovamente e che in pochi si faranno abbindolare dal vil denaro.

Quello che non capiranno mai è che la salute e la propria dignità non hanno un prezzo.