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Filippi, Rossa, Slala, Cgil, Cisl e Uil: la grande ammucchiata

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Riportiamo il comunicato stampa diffuso dalla Provincia di Alessandria. L’incontro in questione si è svolto su richiesta dei sindacati dopo le dichiarazioni di Paolo Filippi che aveva definito il Terzo Valico inutile senzala logistica. Tutti gli attori coinvolti facendo finta di non sapere che la Regione ha bocciato il progetto di retroporto di Alessandria, continuano a farne richiesta e a chiedere ” risposte chiare e inequivocabili in merito alle questioni ambientali, in particolare sull’impatto dell’opera in tema di risorse idriche e amianto.”

Peccato che mentre loro chiedano siano arrivate centinaia di lettere di esproprio che rappresentano l’inizio dei lavori.

Ecco il comunicato stampa:

A PALAZZO GHILINI L’ANALISI SUL FUTURO DELLA LOGISTICA ALESSANDRINA: FILIPPI INCONTRA SLALA, IL SINDACO E L’AUTORITA PORTUALE DI GENOVA. NEL POMERIGGIO  CON I SINDACATI TRACCIATE LE LINEE GUIDA COMUNI SU RETROPORTO DI ALESSANDRIA E TERZO VALICO.

Si è svolto questa mattina a Palazzo Ghilini un incontro per verificare le strategie di sviluppo della Logistica del Nord-Ovest, alla luce anche delle più recenti prese di posizione della Regione Piemonte. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi, il neo Sindaco di Alessandria Rita Rossa , il Presidente della Fondazione Slala Alessandro Repetto ed il Presidente dell’Autorità Portuale di Genova Luigi Merlo.

In particolare l’attenzione è stata posta sulla necessità di garantire anche al territorio alessandrino le promesse di sviluppo logistico, quale naturale retroporto della Liguria, previste anche negli Accordi Programmatici collegati alla realizzazione del Terzo Valico. Proprio in tale contesto è stato ritenuto di dover confermare la necessità di realizzare ad Alessandria, una piattaforma retroportuale strategicamente integrata rispetto a Rivalta ma anche ad altri nodi intermodali esistenti quali Novara e Piacenza ed aperta  ad un confronto con le necessità degli sviluppi logistici dell’Interporto di Orbassano.

In particolare il Sindaco, Rita Rossa, ha ritenuto di dover sottolineare, pur alla luce della comunicazione appena ricevuta della dichiarazione di dissesto del Comune di Alessandria, l’interesse per i progetti di sviluppo logistico dell’ex scalo ferroviario di Alessandria, che  proprio in un momento di difficoltà economica dell’amministrazione comunale, potrebbe essere uno dei punti importanti e strategici per il rilancio dello sviluppo della città; quindi tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità, seppure attraverso la verifica degli strumenti ed una più puntuale rideterminazione degli obiettivi, di confermare la validità della strada ad ora percorsa, confermando in Slala la sede dove trovare i necessari accordi, per passare dalle parole alle realizzazioni.

Nel pomeriggio il Presidente Paolo Filippi ha incontrato i segretari generali di CGIL CISl e UIL Tiberti, Ferraris, e Gregori.

Nell’incontro si è convenuto di ribadire congiuntamente la strategicità dello sviluppo della logistica in provincia, e in particolare lo sbocco retroportuale dello scalo ferroviario di Alessandria –

Il presidente Filippi e i segretari Tiberti Ferraris e Gregori hanno convenuto la necessità del mantenimento degli accordi contenuti nella delibera CIPE e la messa in funzione operativa della società per il retroporto.

Hanno, inoltre, ritenuto inspiegabile la cancellazione da parte della Regione Piemonte di 12 milioni di euro di fondi FAS destinati alla costruzione della strada di collegamento tra retroporto e tangenziale di Alessandria, e chiedono pertanto con forza il ripristino delle risorse già comunque deliberate e destinate.

Riguardo al Terzo Valico, si è nuovamente convenuta la necessità di avere risposte chiare e inequivocabili in merito alle questioni ambientali, in particolare sull’impatto dell’opera in tema di risorse idriche e amianto.

Si ritiene indispensabile la costituzione di un Osservatorio Permanente, partecipato anche dalle Comunità locali, che dia garanzia e certezza circa l’imparzialità scientifica delle analisi e degli approfondimenti svolti nei suddetti temi ambientali.