Avventure trenodimensionali per giovani autostoppisti e altri contenuti
a cura di : !DORMOZERO!
persi tra un banco di pesci
Una sera mentre ubriaco mi accompagno a casa
mi accorgo di essere a un certo punto circondato,
che la diritta via era smarrita…
fortuna in quella piazza c’è Martina.
Uno stuolo di persone strette strette
per freddo, per moda
forse persi, forse
proprio come me.
Qualcuno aspetta la novità,
altri l’hanno già vista
e sono lì per contare:
a quanto sta la libertà?
“Sono più di dieci città”. Risponde lei.
Non hanno bandiere ne striscioni
ma pesci e polmoni,
cartelli scritti a mano
e le solite canzoni.
Mentre mi aggiro e cerco strade
a voce alta erutto parole,
come posso trovare la mia casa
con tutte queste persone?
Riconosco volti in giacche scamosciate
orecchini d’oro dal sorriso spensierato
pensioni per lavori dimenticati.
Partite Iva e contratti a tempo contato.
ma nessuno di loro assomiglia alla mia gente.
“Ma io li ho riconosciuti, cazzo lo sapevo, sono loro!”.
Sono i delusi, le insoddisfatte, le pensatrici,
i politici da bar, i teorici del parcheggio,
le reduci del weekend, i compagni del 68, le giovani del 98,
i filosofi del 77, quelle che ci speravano davvero,
quelli con la memoria corta, gli spettatori di ballando con le stelle
e chi invece preferisce Montalbano e la sua serie…
ci sono proprio tutti e tutti sono invitati.
L’unione fa la forza, penso,
ma senza un comune idioma
anche la più sofisticata piazza
è destinata a esser vuota.
Il pensiero è tutto,
ma senza memoria
la partecipazione è sterile
il conflitto, inesistente.
Le mie idee trafiggono una vecchia.
Si volta.
Mi fissa.
E così parla.
“Io non ho mai votato Salcazzola Qualunque, e comunque siamo qui per ripartire dall’ antifascimo”.
Io mi giro.
La guardo.
E infine,
La mangio.
Sazio mi dirigo a casa
Martina mi stringe la mano
vorrei dire qualcosa
ma la vecchia pesa sullo stomaco.
Taccio.
Autore
!DZ!
