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Sembra amianto ma non è serve a dare l’allegria

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Ieri si è tenuta la prima seduta dell’Osservatorio Ambientale dopo l’insediamento ad Alessandria.

Dal report sul sito del Commissario al Terzo Valico abbiamo la conferma, già dalle prime righe, di quanto sia inutile e di facciata questo istituto.

Leggiamo infatti: “Obiettivo: stare nei luoghi del cantiere per prestare ascolto all’intelligenza del territorio“.

L’intelligenza del territorio sta dicendo da anni che quest’opera è inutile e dannosa, il problema non è che l’Osservatorio sia lontano o vicino per ascoltarla, ma che non la vuole ascoltare!

Sorvoliamo sul parterre di nomi presenti per non dilungarci troppo e andiamo subito allo sforamento di fibre di amianto che avevamo segnalato sabato e sul quale eravamo tornati dopo che l’ARPA aveva minimizzato. L’unione di tante menti sopraffine ha portato l’Osservatorio ad elaborare un’ottima exit strategy, con la frase che riportiamo per intero dal comunicato sul sito del Commissario al Terzo Valico, grassetto compreso: “L’Osservatorio, a valle delle analisi aggiuntive realizzate autonomamente da Arpa e di quelle svolte dal laboratorio convenzionato dell’Università di Genova sui filtri di Cociv, ha concordato sul fatto che i dati rilevati dalla centraline sono considerati un falso positivo: le fibre presenti non erano fibre di amianto cancerogeno ma fibre analoghe non pericolose se inalate perché non amiantifere (antigorite considerato dalla lettura automatica come crisotilo)“.

In pratica: “Sembra amianto ma non è serve a dare l’allegria” all’Osservatorio, COCIV e Sì TAV vari.

Notare l’espressione usata: “L’Osservatorio… ha concordato”, cioè si è messo d’accordo su una cosa, quando invece avrebbe solamente dovuto “prendere atto” se quelle fossero state le conclusioni delle analisi.

Prima considerazione: scopriamo che le infallibili centraline sono soggette, quando fa comodo, a falsi positivi. Ci sono per caso possibilità di falsi negativi che ci hanno finora tenuto nascosto?

Altro dubbio: perché se era antigorite, ammesso che la fosse, il Direttore dell’ARPA invece di spiattellarla come valida motivazione nell’intervista rilasciata il giorno prima a RadioGold, ha addotto altre motivazioni quali le “oscillazioni” dei valori?
C’è voluta una riunione plenaria per leggere antigorite dai risultati delle analisi o c’è voluta una riunione per supporre che un materiale compatibile ma non pericoloso potesse essere individuato nell’antigorite?

Altra contraddizione che il comunicato del Commissario fa emergere: “Per tutto il mese la Provincia di Alessandria, la Regione Piemonte, Arpa e Cociv hanno monitorato l’andamento delle rilevazioni in modo da attivare immediatamente misure di tutela in caso di anomalie. Arpa ha realizzato diversi campionamenti che non hanno evidenziato risultati anomali.” Dovrebbero spiegare cosa intendono per monitorare e quando hanno fatto i diversi campionamenti, perché sempre dall’articolo di RadioGold del giorno prima apprendiamo: “ARPA ha accelerato i tempi per una nuova rilevazione, effettuata intorno al 25 agosto”.

Rileggiamo: “effettuata intorno al 25 agosto“, cioè ARPA ha fatto una nuova rilevazione due settimane dopo; come la concilia l’Osservatorio Ambientale con quanto dichiarato nel comunicato del Commissario? Ecco il testo del comunicato: “sono state immediatamente intensificate le attività di campionamento dell’aria (realizzato ogni giorno per 8 ore) e mantenuto il massimo livello di attenzione per tutto il periodo, anche nei giorni in cui i valori rilevati erano entro i limiti. Inoltre sono state svolte ulteriori bagnature del materiale per prevenire la dispersione di fibre“.

Immediatamente vuol dire lo stesso giorno o al più il giorno dopo, non 15 giorni dopo!

Ma soprattutto col comunicato l’Osservatorio ammette una cosa importante: sanno come impedire che si allertino le centraline anche quando in realtà le fibre di amianto sono presenti. Ripetiamo, per evidenziarla, la frase sopra riportata dal comunicato: “Inoltre sono state svolte ulteriori bagnature del materiale per prevenire la dispersione di fibre“.

Pensano di bagnare il materiale vita natural durante, nei secoli dei secoli? Il giorno che non possono bagnare, che succede?
Sono convinti che il problema amianto si nasconda bagnando i cumuli nella destinazione finale? Può essere un escamotage in un deposito temporaneo (autorizzato, eh!), ma non nel sito di conferimento finale!

Sindaco Cuttica, Presidente Muliere, non è neanche più il caso di ricordarvi il principio di precauzione; il vostro silenzio e la vostra inerzia chiariscono la vostra posizione rispetto alla salute dei cittadini.