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Approvato il nuovo piano cave. I Comuni passeranno dalle parole ai fatti?

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Si è svolta ieri la conferenza dei servizi in Regione Piemonte che ha dato il via all’aggiornamento del piano cave del Terzo Valico per la parte piemontese. Ricordiamo, per chi volesse approfondire, che pubblicammo tutti i documenti inerenti la conferenza dei servizi in data 23 maggio. Rispetto a quella documentazione preparatoria la principale novità riguarda che i siti individuati sono stati suddivisi in 12 siti prioritari e 5 di riserva.

Quelli individuati come prioritari sono:

Cascina Pecorara e Castello Bollo a Tortona
Cascina Polidora a Novi Ligure
Cascina Guendalina, Cascina Cascinone, Cascina Pelosi, Cascina Ponzana, Cascina Vassuria a Pozzolo Formigaro
Cascina Guarasca 1, Cascina Guarasca 2 ad Alessandria
Cascina Opera Pia 2 a Sezzadio
Cà Bianca a Bosco Marengo

Quelli individuati come riserva sono:

Cascina Montemerla a Tortona
Cascina Bolla 2 ad Alessandria
Cascina Pitocca a Frugarolo
Cascina Bettole di Romentino a Romentino in provincia di Novara
Cascina Nuova a Cerano in provincia di Novara

Questi i siti approvati dalla conferenza dei servizi nonostante che i Comuni di Arquata, Novi, Pozzolo e Sezzadio abbiano espresso parere contrario per ragioni ritenute non ostative per l’approvazione del piano da parte della Regione Piemonte.

La motivazione del parere negativo da parte dei Comuni di Arquata e Novi risiederebbe nel fatto che il progetto di trasporto su rotaia dello smarino è rimasto lettera morta e giova comunque ricordare come questi due Comuni abbiano sempre collaborato fattivamente alla realizzazione dell’opera essendo favorevoli alla sua costruzione. Stesso discorso per il Comune di Pozzolo da sempre supino nei confronti del Cociv e il cui no di facciata risale senza ombra di dubbio nel fatto che sul proprio territorio siano state inserite ben 5 nuove cave da aggiungersi a Cascina Romanellotta che è la più grande di tutto il progetto del Terzo Valico. Differente la posizione del Comune di Sezzadio che grazie alla mobilitazione dei comitati della Val Bormida espresse la sua contrarietà già pochi giorni dopo la grande manifestazione che attraversò le strade del capoluogo di provincia.

E Alessandria?

Gli emissari del neo Sindaco leghista di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco pare invece che abbiano vinto l’ambito “premio paraculo” chiedendo più tempo per esprimere il loro parere. Una richiesta che è stata ovviamente cassata dalla Regione Piemonte. Il padroni a casa nostra del Lega pensiero non sembra valere in questa occasione e viene riconfermata la totale sudditanza agli interessi del Cociv in piena continuità con la giunta di Rita Rossa.

Ci permettiamo di ricordare a tutti i Sindaci che se lo volessero dispongono di tutti gli strumenti necessari per impedire il conferimento dello smarino all’amianto sui propri territori a partire da quello dell’ordinanza sindacale già utilizzata dai Comuni di Alessandria e Casei Gerola in passato. Si tratta di scelte politiche, si può scegliere di stare dalla parte della salute dei propri cittadini oppure dalla parte del Cociv. Vedremo cosa decideranno di fare anche se pensiamo di saperlo. Mai come in questa occasione saremmo felici di sbagliarci…