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Rettighieri in Senato: il Terzo Valico è al palo. Scibona: “bloccheremo l’opera”

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Ieri Marco Rettighieri, commissario del Cociv a seguito degli arresti che hanno coinvolto il consorzio, è stato ascoltato in audizione al Senato dalla commissione trasporti sul tema del Terzo Valico. Pubblichiamo la registrazione della seduta e per chi non avesse tempo e voglia di guardarsela tutta cerchiamo di riassumere quanto detto di interessante dal nostro punto di vista e di fare alcune considerazioni aiutandoci anche con alcune slide che lo stesso Rettighieri ha utilizzato come presentazione.

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(Se non riuscite a vedere il video potete farlo direttamente a questo link)

Ovviamente in apertura di seduta il commissario ha osannato l’opera, il suo essere inserita nei corridoi europei, la sua strategicità e la sua importanza utilizzando tutta la retorica favorevole al Terzo Valico a cui siamo stati abituati in questi anni. Ci permettiamo solo di ricordargli che l’opera non riceve un solo Euro dalla comunità europea, si base su uno studio costi/benefici svolto direttamente dallo stesso consorzio decapitato dalla magistratura e che il traffico merci del porto di Genova è la migliore testimonianza della sua inutilità. Passando alle cose interessanti è stato illustrato l’avanzamento lavori dei sei lotti costruttivi nella tabella che riportiamo.

Abbiamo fatto due conti e abbiamo ricavato che la realizzazione complessiva dell’opera non arriva neppure al 20%, ancora meno se si considera che il primo lotto, quello realizzato per l’82,7%, riguarda esclusivamente le opere accessorie come gli allargamenti delle strade. Senza girarci troppo intorno il Terzo Valico è al palo ed il cronoprogramma della realizzazione dei lavori è completamente saltato anche grazie al movimento che in questi anni si è battuto contro la realizzazione dell’opera come ammesso dal Commissario Iolanda Romano. La lotta paga e questa ne è la dimostrazione.

La seconda cosa interessante è la cartina che riportiamo con i dati dei lavori affidati e la percentuale di realizzazione.

Come si può vedere il Terzo Valico per ora non esiste. Esiste solo ciò che è raffigurato in verde e ciò che è raffigurato in blu, ma in questo caso trattasi di semplici strade. La stragrande maggioranza dei lavori di costruzione del tunnel di valico devono ancora essere affidati anche grazie alle gare pilotate annullate dopo gli arresti dei dirigenti Cociv. Una situazione destinata a proseguire nei prossimi mesi come dimostra la successiva tabella.

Per l’inizio dei lavori si parla nel migliore dei casi di novembre 2017 ma la stragrande maggioranza dei lotti è rinviata al 2018. E’ lo stesso Rettighieri in audizione a dire che lui ci spera di poter rispettare questo cronoprogramma ma poi fra ricorsi e contro ricorsi tutti sappiamo come andrà a finire.

Tornando all’audizione non sono mancati gli interventi dei soliti Esposito e Borioli che ha chiesto a che punto si trovasse l’abolizione dello shunt senza peraltro ricevere risposta dal Commissario. A movimentare la seduta ci ha pensato il nostro Marco Scibona, senatore pentastellato valsusino che anche sabato scorso era in piazza ad Alessandria insieme al movimento. Il suo intervento al minuto 38:20 vale la pena ascoltarselo così da sentire con le proprie orecchie l’impegno solenne di bloccare l’opera se domani dovessero governare il paese. Ne è seguito il piagnisteo del Senatore genovese Rossi eletto nella lista di Scelta “Sciolta” Civica di Mario Monti e le tante domande di Scibona sono rimaste quasi del tutto inevase nelle risposte conclusive di Rettighieri.

L’ultimo dato che ci pare interessante riguarda le prospettive per lo sviluppo dell’opera riassunte in questa tabella.

Come si può leggere le criticità attuali vengono tutte individuate nel capitolo cave e discariche. Non è evidentemente un caso se l’iniziativa del movimento in questi ultimi mesi si è sviluppata innanzi tutto su questo fronte, avendo avuto la capacità di leggere per tempo che quello era uno dei nodi principali sul campo per continuare a rallentare e sabotare la realizzazione dell’opera. E’ dell’altro ieri la presa di posizione del Sindaco di Sezzadio contro la cava Opera Pia e l’esito delle elezioni di Alessandria potrebbe determinare la messa in discussione di altre cinque cave per un venir meno complessivo di oltre tre milioni e mezzo di metri cubi di smarino. Per chi vuole realizzare l’opera sarebbero guai serissimi…