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Alessandria verso l’interdizione ai camion del Terzo Valico?

Nella foto - Laboratorio Sociale Alessandria

Dopo aver annunciato dalle pagine di questo sito che quasi tutto lo smarino del primo stralcio del primo lotto dei lavori del Terzo Valico dovrebbe arrivare ad Alessandria, in una zona compresa fra i centri abitati di Spinetta, Cascinagrossa e Castelceriolo, nella giornata di ieri l’amministrazione comunale alessandrina ha rilasciato una nota stampa a firma del Sindaco Rossa e dell’Assessore all’ambiente Lombardi.

“In assenza – commentano il sindaco, Maria Rita Rossa, e l’assessore all’Ambiente, Claudio Lombardi – della relazione dell’Osservatorio ambientale, che ha lo scopo di valutare la presenza di amianto e le relative modalità di trasporto, e di un credibile Piano del traffico, noi intendiamo muoverci nell’esclusiva ottica della tutela della salute dei cittadini. Non permetteremo che si possano creare potenziali pericoli di inquinamento in una zona, la Fraschetta, già penalizzata dal punto di vista ambientale”.

“Il metodo di totale non coinvolgimento degli Enti Locali – continua il primo cittadino – non può che trovare la nostra opposizione che, in mancanza di dati certi forniti dall’Osservatorio ambientale, si tradurrà in atti amministrativi che impediranno l’accesso e il transito dei mezzi nel nostro territorio”.

Questo è quanto dichiarato dai due amministratori pubblici in risposta alla richiesta alzatasi forte e chiara di impedire ai camion del Terzo Valico, contenenti lo smarino ricco di amianto, di raggiungere il territorio comunale.

Pur non capendo cosa ci sia ancora da aspettarsi da un osservatorio ambientale di cui gli stessi Sindaci favorevoli alla grande opera hanno più volte denunciato l’inutilità e la scarsa propensione alla collaborazione, se alle parole seguiranno i fatti trattasi certamente di un atto in grado di mettere ancora una volta in discussione i piani di Cociv. Trattasi per il momento, è bene ricordarlo per non farsi illusioni, di una dichiarazione di intenti a cui per dare concretezza dovrà seguire un’ordinanza. Come sempre, sarà compito del movimento fare sì che alle buone intenzioni seguano i fatti, facendo sentire forte la pressione sugli amministratori di Palazzo Rosso e dandogli la spinta necessaria affinchè si schierino senza tentennamenti dalla parte della salute degli abitanti della Fraschetta.